Questo è davvero un posto speciale, che noi amiamo davvero tanto, ed è solo a meno di 3 minuti a piedi dal riad Alkemia. Se il Giardino Majorelle è senza dubbio un must del tuo viaggio a Marrakech, il Giardino Segreto non ha nulla da invidiare. Soprattutto se ne conosci l’affascinante storia. Infatti, come tutti i palazzi storici di rispetto, anche il Giardino Segreto ne ha una ricca di colpi di scena. Con avvicendamenti di sultani, intrighi di palazzo e addirittura un omicidio portato a termine con una tazza di tè avvelenato. Di fatto resta uno dei luoghi del cuore nella medina, dove si respira una bella energia e la bellezza ad ogni sguardo.
L’attuale disposizione del Giardino Segreto privilegia la presenza del giardino, invece che del palazzo. Infatti vi si trovano un giardino esotico ed uno islamico. Il primo, che raggruppa piante provenienti da tutto il mondo, si ispira ai grandi giardini di Marrakech. Città che, a partire dal Medioevo fino al Novecento, è stata concepita come città giardino. Lo dimostrano i suoi soprannomi storici: “una rosa tra le palme”, “un’oasi nel deserto” o ancora “Al-Bahja”, la città della pace e dell’aria aperta, e lo testimoniano gli stessi giardini di Agdal e Menara.
Il giardino islamico è stato invece restaurato mantenendo quello che si presume fosse l’impianto ottocentesco. Molto simile al concetto del riad, questo tipo di giardino era una vera oasi di pace, dove ci si dedicava al riposo e alla contemplazione sotto l’ombra degli alberi e all’intimità dello spazio chiuso. La disposizione suddivisa in 4 parti tipica del giardino islamico (già rilevata nel VI secolo a.C. nei giardini persiani di Ciro il Grande, e in Marocco nel XII secolo), concepita per ottimizzare l’irrigazione del terreno, ricorda la descrizione del paradiso nel Corano. Ed il giardino è concepito come una metafora del paradiso: cioè un luogo sacro, disposto secondo rigide regole geometriche, in cui l’ordine musulmano si afferma sul disordine della natura selvaggia.
Come abbiamo visto, a rendere questo giardino così speciale, non è il palazzo bensì il tradizionale giardino islamico, alimentato da una khettara. Si tratta di un sistema di irrigazione sotterraneo che fu introdotto nella seconda metà dell’undicesimo secolo grazie ad una tradizione idraulica millenaria e la vicinanza delle montagne dell’Atlante, e che costituisce un unico esempio in Marocco. Questi tunnel intercettano l’acqua della falda acquifera per poi distribuirla alle moschee, agli hammam, alle fontane ed ad alcuni palazzi della città, tra cui quello del Giardino Segreto, che disponeva, quindi, di un proprio approvvigionamento idrico. Raro privilegio e ulteriore segno di ricchezza! Questo sistema idrico originale, costituito da tubi, serbatoi e canali abilmente collegati tra loro, è stato restaurato ed è visibile all’interno del giardino.
L’origine del Giardino Segreto risale intorno alla seconda metà del XVI secolo, quando il sultano Saadiano Moulay ‘Abd-Allah iniziò a costruire quello che oggi è il quartiere di Mouassine. Purtroppo, come molti altri edifici di Marrakech, il palazzo fu distrutto verso la fine del XVII secolo, dopo il declino della dinastia Saadia.
Verso la metà del XIX secolo il terreno sul quale sorgeva il palazzo divenne di proprietà del kaid al-Hajj Abd-Allah U-Bihi che vi costruì un nuovo palazzo. Marrakech, in quel periodo, era in fase di sviluppo, e questo favorì la costruzione di giardini e ricche dimore. Poco dopo, il kaid U-Bihi, sospettato di intrighi di potere fu assassinato dal sultano Muhammad IV con del tè avvelenato. A questo punto la proprietà passò nelle mani del kadi Moulay Mustapha, un importante giudice che godeva dei favori della famiglia regnante.
Nel 1912 il palazzo divenne di proprietà di al-Hajj Muhammad Loukrissi, ex capo della corporazione degli orologiai di Marrakech, che era stato eletto ciambellano del sultano Moulay ‘Abd-al-Hafiz nel 1908. Quando, nel 1912, il Sultano venne esiliato, Loukrissi si trasferì nel palazzo, dove visse fino alla sua morte, nel 1934. A quel punto la proprietà rimase abbandonata fino al 2008, quando nacque l’idea di restaurare il complesso edilizio per poi aprirlo al pubblico. Il Giardino Segreto è stato quindi inaugurato nel 2016, al termine di 8 anni di scrupolosi lavori di restauro.
Il giardino è aperto tutto l’anno, ma con orari diversi in base alle stagioni. A volte ospita eventi e mostre. Per conoscere gli orari di apertura, il costo e le modalità d’ingresso, o se vuoi informazioni aggiuntive puoi contattarci a: info@riadlakemia.com
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